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Riparare canne fumarie con sistema Furanflex

Riparare canne fumarie con sistema Furanflex. Veloce, materiale altamente tecnico, un condotto unico dal tetto sino all’interno del locale caldaia. Sistema gonfiabile per canne fumarie condominiali singole e collettive, cappe cucine industriali, ristoranti ed edifici in centro storico. E’ compatibile con tutte le tipogie di combustibile: legna, pellet e gas metano (anche a condensazione).

Riparare canne fumarie con sistema Furanflex è diventato davvero semplice: si effettua una attenta videoispezione per verificare che tutto il condotto da risanare sia libero da ostruzioni o cedimenti , si cala la manichetta dentro al condotto da ripristinare (cemento, eternit, pietra, acciaio, mattoni, etc.). Viene gonfiata per mezzo di una macchina che produce vapore a bassa pressione, la manichetta si adatta alla forma del cavedio nel quale viene inserita, evitando così importanti oneri di assistenze murarie. Metodo non distruttivo: occorre solamente un ingresso ed una uscita.

Il processo di indurimento della manichetta richiede da 1 a 2 ore in media, ed è irreversibile. Il risultato è una nuova canna fumaria con parete interna liscia e rigida, resistente alle condensa acide dei fumi. L’elasticità del materiale permette l’inserimento in cavedi di diversa natura e forma, anche con deviazioni, smussature e crepe.

Riparare canne fumarie con sistema Furanflex consente di avere una garanzia di 25 anni sul sistema. Sono presenti tutte le certificazioni europee e rapporti di prova (atossicità).

 

 

Nuovo Conto Termico -Caldaie a 5 stelle

Nuovo Conto Termico

Il nuovo conto termico impone l’utilizzo di caldaie a 5 stelle, ovvero con emissioni inquinanti molto ridotte come i modelli prodotti dalla Kwb Italia.

A partire da inizio giugno scorso il Conto Termico si è rinnovato con incentivi fino a 5.000 euro in un unica rata ed entro 2 mesi dall’acquisto, inoltre è stata notevolmente snellita e semplificata tutta la burocrazia.

Idrotermica Imola si rende disponibile a valutare soluzioni su misura per la propria clientela usufruendo di una gamma di prodotti Kwb con potenza compresa tra 2,4 e 300 kw. I rendimenti sono molto elevati e la produzione di cenere è molto ridotta. E’ possibile utilizzare combustibili come: legna, pellet e cippato di legna.

Contattateci per un sopralluogo gratuito e vi sottoporremo le nostre migliori proposte.

Riparazione tubi con sistema non distruttivo

Presentiamo un caso reale di utilizzo del sistema per la riparazione dei tubi senza opere murarie. Questo sistema per il risanamento non distruttivo delle tubazioni consente un lavoro pulito e senza grandi disagi per chi vive all’interno delle abitazioni interessate e nella maggior parte dei casi si ha un notevole risparmio economico.

Riparazione tubi al piano 6° di un condominio a Castel San Pietro Terme.

Riparazione tubi e risanamento tubazioni con metodo nuflow

Le motivazioni che hanno spinto i proprietari a scegliere questa tecnologia di riparazione tubi è chiara: il cliente aveva rilevato una micro perdita con relativa macchia, a soffitto dell’alloggio sottostante, poiché la macchia risultava essere nel mezzo del salotto si auspicava ad un intervento non invasivo e senza opere murarie. Vista la data di fabbricazione del condominio vi era la certezza che più di un tubo fosse interessato in quella zona. Essendo un fabbricato anni ’80, si è pensato che lo stato delle tubazioni fosse arrivato ad uno stato di “degrado” tale per cui oggi si sarebbe riparato in una zona, e domani saremmo poi dovuti intervenire su di un’altra.

Pertanto il proprietario dell’alloggio interessato da questa perdita ha pensato di risanare tutte le tubazioni, assicurandosi in questo modo un nuovo ciclo di vita per altri 50 anni.

L’intervento ha avuto una durata pari a giorni 5 lavorativi; gli “abitanti” dell’alloggio sono rimasti tranquillamente all’interno dei locali con minimi disagi ed il tutto si è svolto nel massimo della professionalità.
L’intervento si è svolto con le seguenti fasi:

  • partenza da ogni attacco di acqua calda e fredda dei sanitari
  • asciugatura tubazioni
  • sabbiatura e levigatura interna
  • resinatura con prodotto filmante
  • prova di tenuta finale

Con il sistema tradizionale sarebbe stato necessario sollevare tutti i pavimenti, con notevole sporco e polvere; i proprietari sarebbero dovuto andare fuori dall’alloggio per circa 6 settimane e la spesa affrontata sarebbe stata almeno il doppio rispetto al sistema a resina.Ecco alcune foto della sistemazione esterna e delle tubazioni interne all’alloggio.
L’operazione di riparazione tubi con resina è un intervento che richiede una competenza non banale, la nostra azienda ha affrontato un periodo di preparazione durato diversi mesi per poter intervenire in qualunque situazione, siamo pertanto qualificati partner per soluzioni complesse e impegnative su condomini e residenziale.

Rinnovabili nei nuovi edifici, l’obbligo del 35% scatta dal 2014

Via libera dalla Camera al ddl di conversione del Decreto Milleproroghe. L’Aula ha annullato alcune decisioni del Senato, come lo slittamento di un anno dell’obbligo di dotare gli edifici nuovi o ristrutturati di impianti che producano almeno il 35% dell’energia sfruttando le fonti rinnovabili.

Obbligo 35% rinnovabili
L’obbligo di dotare gli edifici nuovi e quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti di impianti di produzione di energia che ne producano almeno il 35% da fonti rinnovabili scatta da quest’anno. La Camera ha annullato la decisione del Senato di far slittare questa prescrizione all’anno prossimo.

Le percentuali di rinnovabili da utilizzare negli interventi restano quindi quelle indicate dagli scaglioni temporali previsti dal Decreto Legislativo 28/2011:
- il 20% per le richieste di titolo edilizio presentate dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013;
- il 35% per le richieste di titolo edilizio presentate dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;
- il 50% se il titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2017.

Detrazione fiscale dal 55% al 65%

Il 31 maggio scorso il Governo ha pubblicato le nuove detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica nella misura del 65% che si potranno applicare sulle spese sostenute per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici. Tra le altre fonti rinnovabili che garantiscono parametri di efficienza energetica riconosciuti dall’Enea (e quindi agevolabili con il bonus del 65%) ci sono le caldaie a biomassa ma NON più «interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Di seguito una sintesi degli interventi possibili:

1- CLIMATIZZATORI e POMPE DI CALORE
Chi vuol installare in casa un climatizzatore (o un condizionatore) e “agganciare” il nuovo bonus per il risparmio energetico (nella misura del 65% delle spese sostenute) dovrà tenere presente che non tutti gli apparecchi sono agevolabili. Non lo sono quelli “tradizionali” on/off, che costano meno ma consumano di più. Né è sufficiente che sia utilizzata la tecnologia inverter (che mantiene il compressore sempre in funzione, eliminando accensioni e spegnimenti, con vantaggi nella resa e nei consumi). Le opere agevolabili sono invece riservate ai climatizzatori in pompa di calore (che comunque adottano per lo più l’inverter); la più diffusa e semplice da installare è la pompa aria-aria (che cioè usa l’aria sia come sorgente sia come fluido di distribuzione). L’installazione delle pompe di calore è considerata opera finalizzata al risparmio energetico, ma il condizionatore deve essere utilizzabile anche ai fini del riscaldamento invernale, a integrazione o sostituzione dell’impianto autonomo o centralizzato già esistente. L’installazione può dunque esser realizzata anche in assenza di interventi edilizi. Continua…

Raffrescamento per capannoni industriali

Da sempre l’uomo conosce la capacità dell’acqua di mitigare in modo naturale le calde giornate estive, il vigore di una cascata e l’efficienza della brezza sono la base della tecnologia del raffrescamento per capannoni industriali.
L’aria calda attraversa pannelli alveolari costantemente irrorati da acqua e, per semplice contatto e per il naturale effetto di evaporazione, cede gran parte del calore contenuto.
Così, filtrata e rinfrescata, l’aria assicura un continuo rinnovo e refrigerio per ambienti più accoglienti e salubri.

Il raffrescamento per capannoni industriali e per ambienti di grandi dimensioni in genere è la soluzione più economica ed ecologica per la climatizzazione ed il rinnovo dell’aria nei grandi ambienti. Ogni affrescatore, funziona con normalissima acqua di rete e senza gas refrigerante, è in grado di mitigare la temperatura di aree fino a 370 mq. anche in spazi aperti.
I raffrescatori per capannoni industriali che proponiamo sono il massimo della tecnologia e dello stato dell’arte in un sistema di raffrescamento brevettato che non teme confronti.

raffrescamento per capannoni industriali Continua…

Oggi nasce un soggetto unico per l’edilizia del domani

Un solo interlocutore dal progetto, al finanziamento, alla realizzazione.

Il primo servizio professionale per l’edilizia chiavi in mano.

edilizia chiavi in manoIdrotermica Imolese partecipa ad un nuovo soggetto per favorire la realizzazione di edifici privati e pubblici, una edilizia chiavi in mano dalla progettazione alla realizzazione, passando per tutte le fasi di analisi delle caratteristiche ecosostenibili, diagnosi energetica e finanziamenti.

SERVIZI CHIAVE

RILIEVI, PROGETTI e DIAGNOSI ENERGETICA
GREEN si occupa del rilevamento topografico e geologico preliminare. La diagnosi energetica del fabbricato individua i punti critici del sistema involucro/impianti su cui intervenire per abbattere i costi energetici. La nostra attività di progettazione generale strutturale energetica ed impiantistica garantisce: qualità ambientale, sicurezza strutturale, economicità in fase di costruzione e di gestione del fabbricato.

PROGETTAZIONE e DIREZIONE LAVORI
La qualità nell’edilizia chiavi in mano si ottiene solo progettando e realizzando interventi sostenibili per l’ambiente e la vita. L’approccio globale al progetto, la centralità del tema energetico l’ottimizzazione dell’involucro del fabbricato e degli impianti sono il nostro OBBIETTIVO al fine di ottenere EDIFICI A CONSUMO ENERGETICO ZERO. Continua…

Progettazione centrale a cippato e biomassa legnosa

Realizzare una centrale a cippato o con biomassa legnosa è sicuramente il metodo più semplice per risparmiare sui costi di gestione del riscaldamento. Soprattutto per coloro che abitano o posseggono case e aziende in zona collinare o con disponibilità di un pezzo di terra da cui ricavare biomassa legnosa, questo tipo di centrale a cippato è la scelta più ragionevole.

Con l’esperienza ormai da 10 anni nel settore Idrotermica Imolese oggi è in grado di proporre ai propri clienti la progettazione impiantistica riguardo impianti domestici a biomassa (potenze da 25 a 150 kw). Continua…

Scaldarsi bruciando noccioli di ciliegia

Dopo un tanto lavoro di progettazione e realizzazione presso Idrotermica Imolese è possibile trovare, in pronta consegna, sacchi da 10 kg cad. di nocciolo di ciliegia frantumato e pronto da bruciare come combustibile a miglior rendimento e costo.
Il prodotto ha un potere calorifico simile alla legna, ma risulta essere più maneggevole da movimentare e produce meno residui (cenere) rispetto al zocco di legna.
Lo scopo di tutto il lavoro fatto ha avuto come obiettivo principale quello di poter recuperare “materiale di scarto legnoso” proveniente dalle aziende locali che lavorano la frutta ed utilizzarlo come combustibile rinnovabile per riscaldare la propria abitazione oppure attività commerciale.
Il risparmio annuo è notevole rispetto al metano: con pellet si poteva arrivare a risparmiare sino al 50%, utilizzando il nocciolo di ciliegia è possibile risparmiare sino al 70%.
Le quantità disponibili sono ancora modeste, ma il progetto è in continua evoluzione, anche con la realizzazione di apposite vasche in grado di poter stoccare materiale grezzo proveniente anche da altre realtà produttive locali.

Potature e ramaglie per la produzione di calore

Potature e ramaglie dalla manutenzione del verde pubblico potranno nuovamente essere impiegate a fini energetici e in particolare per la produzione di calore dalle centrali di teleriscaldamento a biomassa legnosa vergine. Con la conversione in legge del DECRETO LEGGE 25 gennaio 2012 n° 2, Continua…